Il Premio Galilei è internazionalmente conosciuto come una delle manifestazioni culturali più importanti d’Europa e si fonda solo su adesioni volontarie, specialmente, ma non esclusivamente, dei Rotary Club e dei Rotariani
Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, giunto alla sua 55ª Edizione e dedicato quest’anno alla Storia della Scienza Italiana, è stato assegnato all’unanimità da una Giuria composta di eminenti specialisti italiani della materia (Prof. Marco Beretta, Prof. Massimo Bucciantini, Prof. Maria Conforti, Prof. Claudio Pogliano) e presieduta dal Professor Antonio Pieretti all’illustre studiosa Paula Findlen, per il suo contributo alla Storia della Scienza Italiana.
2016
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani per la Scienza
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani per la Scienza, giunto alla sua 11° Edizione e dedicato quest’anno alle Scienze Fisiche, è stato assegnato all’unanimità da una Giuria composta di eminenti specialisti stranieri della materia (Prof. Alexander Blumen, Prof. Muhsin N. Harakeh, Prof. Jean-Yves Vinet, Prof. B. S. Sathyaprakash) e presieduta dal Professor Antonio Pieretti all’illustre studioso Giovanni Losurdo.
Prof. Paula Findlen
Giudizio della Commissione per l’attribuzione del Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani Anno 2016 Sezione Storia della Scienza
Verbale della Giuria designata dal Rettore dell’Università di Pisa Prof. Massimo Mario Augello:
Professori: Marco Beretta – Massimo Bucciantini – Maria Conforti – Claudio Pogliano
Antonio Pieretti, Presidente
Saverio Sani, Segretario
La Giuria, composta dai professori Marco Beretta, Massimo Bucciantini, Maria Conforti, Claudio Pogliano ha designato all’unanimità come studioso straniero idoneo a ricevere il LV Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, dedicato per il 2016 alla Storia della scienza italiana, la prof. Paula Findlen, con la seguente motivazione, tratta dal verbale della Giuria: la prof.ssa Paula Findlen della Stanford University ha contribuito con i suoi studi a riportare al centro dell’interesse internazionale alcuni aspetti essenziali della cultura scientifica italiana di età moderna, quali i rapporti stretti tra erudizione, collezionismo naturalistico, pratiche scientifiche; l’incrocio tra saperi artigiani e saperi ‘alti’. Nel 1994, con Possessing Nature: Museums, Collecting and Scientific Culture in Early Modern Italy la Findlen ha messo in luce l’importanza delle collezioni e del collezionismo in botanica, medicina, zoologia e anatomia, chimica e farmacia, riprendendo gli studi e i risultati di studiosi italiani di grande prestigio – fra i quali Tongiorgi Tomasi e Giuseppe Olmi – restituendo a uno status di protagonisti personaggi come Ulisse Aldrovandi, Francesco Calzolari, Ferrante Imperato e i loro molti emuli, che erano rimasti in un certo senso secondari per una storiografia ancora solo dedita alla celebrazione di eroi scientifici ‘maggiori’. Negli anni successivi un suo volume su Kircher del 2004 ha ripreso questo filone di studi. Con la cura di Merchants and Marvels del 2002, pubblicato con Pamela Smith, la Findlen ha favorito una svolta importante nella storia della scienza di età moderna, che ha riportato al centro dell’interesse, accanto alle grandi scoperte della tradizione sperimentale, la materialità del lavoro quotidiano, le reti di scambio tra curiosi e naturalisti, gli aspetti ‘meravigliosi’ e la connessione tra arti e conoscenze scientifico-naturalistiche. In una serie di articoli e volumi, la Findlen ha presentato un’immagine innovativa del lungo Rinascimento italiano e della sua ricchezza e varietà di esperienze. Una particolare attenzione è stata rivolta inoltre dalla Findlen al ruolo delle donne nella scienza italiana in un’ottica più di storia sociale e intellettuale che di genere in senso stretto. Con Rebecca Messbarger ha presentato le traduzioni di interventi femminili nel dibattito sull’educazione e con Catherine Sama e Wendy Roworth ha curato una collezione di saggi sulla cultura femminile in Italia nel XVIII secolo. L’attività didattica della Findlen ha consentito a molti giovani studiosi americani e di altre nazionalità uno scambio e un contatto fruttuoso con l’Italia, con la sua letteratura scientifica, i suoi centri di ricerca, i suoi archivi e biblioteche. La prof.ssa Findlen ha già ricevuto diversi premi e riconoscimenti: nel 1995, il Derek Price Prize e il Nelson Prize; nel 1996, l’Howard Marraro Prize; nel 2004, il Margaret W. Rossiter History of Women in Science Prize. Per tali ragioni la Commissione ha deliberato con giudizio unanime di assegnare a Paula Findlen il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani per l’anno 2016. Pisa, Aula Magna dell’Università 1 ottobre 2016.
Prof. Giovanni Losurdo
Giudizio della Commissione per l’attribuzione del Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani Anno 2016 Sezione Scienze Fisiche
Verbale della Giuria designata dal Rettore dell’Università di Pisa Prof. Massimo Mario Augello:
Professori: Alexander Blumen – Muhsin N. Harakeh – Jean-Yves Vinet – B.S. Sathyaprakash
Antonio Pieretti, Presidente
Saverio Sani, Segretario
La Giuria, composta dai professori Alexander Blumen, Muhsin Harakeh, Claude Le Bris e B. S. Sathyaprakash ha designato all’unanimità come studioso italiano delle Scienze fisiche idoneo a ricevere il Premio Galileo Galilei per la scienza per l’anno 2016 l’insigne scienziato Giovanni Losurdo.
Giovanni Losurdo, Primo Ricercatore dell’INFN di Pisa, lavora alla ricerca sulle onde gravitazionali sin dalla sua tesi di laurea, conseguita a Pisa nel 1993 sotto la guida di Adalberto Giazotto. Phd in fisica alla Scuola Normale, ha trascorso periodi di studio e ricerca nei principali laboratori coinvolti nella ricerca delle onde gravitazionali (Caltech, MIT, University of Western Australia, Tokyo University, University of Glasgow). Dal 2006 ha coordinato le attività per dar vita a Advanced Virgo, il progetto pensato per rendere 10 volte più sensibile l’interferometro Virgo. Nel 2009, dopo l’approvazione del progetto da parte degli enti finanziatori, ne é diventato Project Leader. In questo ruolo ha guidato l’attività di oltre 200 fisici, ingegneri e tecnici di 5 paesi europei (Italia, Francia, Olanda, Polonia e Ungheria), dal disegno del rivelatore fino al recente completamento della costruzione. Oggi Advanced Virgo è una realtà, la luce già circola nei suoi bracci e, nei prossimi mesi, entrerà in presa dati insieme ai due rivelatori LIGO. Per la sua eccezionale leadership dimostrata durante gli ultimi sei anni nella costruzione di “Advanced Virgo”, con cui è riuscito a coordinare una grande collaborazione internazionale che coinvolgeva gruppi indipendenti provenienti da Italia, Francia, Paesi Bassi, Polonia e Ungheria; per la sua eccellente gestione delle risorse umane e per la sua esperienza tecnica di grande competenza nei diversi settori che comprendono l’ottica, la fisica dello stato solido, la criogenia e le tecniche di vuoto, ma soprattutto per la sua capacità straordinaria di far lavorare insieme fisici e ingegneri di diverse nazionalità e competenze che con budget limitati hanno ampiamente contribuito al buon esito della Vergine e di conseguenza alle scoperte scientifiche che con esso si attendevano, per tutti questi motivi, la giuria ha deciso all’unanimità di nominare il professor Giovanni Losurdo come vincitore del Premio Galileo Galilei per la Scienza 2016.
Pisa, Aula Magna dell’Università 1 ottobre 2016.
Il video racconto del Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani