Pisa, ottobre 1963
Discorso del Vincitore del Premio Galilei
Il discorso del Professor Singleton in occasione del Premio Galilei 1963 non è stato trovato negli Archivi del Premio. Quello che segue è il testo di una lettera di Charles S. Singleton inviata a Tristano Bolelli e datata 18 dicembre 1977:
…So da tempo (da troppo tempo, ma torno da un viaggio) del grande Premio da te ideato ed ormai tanto rinomato, e di nuove idee di pubblicazione: di una nuova commemorazione, con nuove fotografie, ecc…
Me ne rallegro molto, ne sono molto onorato, di nuovo.
Mi chiedi una nuova fotografia (di povero vecchio) e l’ho fatta fare oggi stesso ed anche il testo della mia risposta di ringraziamento quel giorno, ormai parecchio lontano. Mi dispiace ma il testo non l’ho: come ti ricordi forse (e non è che improvvisassi del tutto) ho letto dalla mia edizione del Decameron una parte dell’Introduzione alla 4a giornata, di quel ragazzo “nudrito, allevato, accresciuto sopra un monte selvatico” il quale, vedendo donne, belle giovanette, per la prima volta (allegoricamente, io che cominciavo lo studio dell’italiano nel mio primo anno di college nel Missouri), cadde in una tremenda cotta (io per l’italiano e per la letteratura italiana).
Basti per ricordarti una cosa che forse non hai del tutto dimenticata.
E riuscii a far ridere il pubblico, incluso Greco, il quale mi venne a salutare ed a scambiare qualche parola con me, premiato del suo premio.
Ma, purtroppo il testo scritto non l’ho. Sicché ti posso inviare soltanto la foto.
E’ nuova, l’ho fatta fare in questi giorni. Mi dispiace che non mi possa presentare più giovane, ma almeno quella ‘cotta’ ce l’ho sempre, come sai…