Il Premio Galilei è internazionalmente conosciuto come una delle manifestazioni culturali più importanti d’Europa e si fonda solo su adesioni volontarie, specialmente, ma non esclusivamente, dei Rotary Club e dei Rotariani
Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, giunto alla sua 49° Edizione e dedicato quest’anno alla Storia Economica Italiana, è stato assegnato all’unanimità da una Giuria composta di eminenti specialisti italiani della materia (Prof. Antonio Di Vittorio, Tommaso Fanfani, Paola Massa e Giampiero Nigro) e presieduta dal Professor Angelo Maria Petroni all’illustre studioso Antony Molho.
2010
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani per la Scienza
Il Premio Internazionale Galileo Galilei per la Scienza, quest’anno alla sua V° Edizione, dedicato alle Scienze della Terra, è stato assegnato all’unaminità da una Giuria composta di eminenti specialistì stranieri della materia (Prof. Sierd Cloething, Paul Ryan, François Roure e Stefan Schmid) e presieduta dal Professor Angelo Maria Petroni all’illustre scienziato italiano Claudio Faccenna.
Prof. Antony Molho
Giudizio della Commissione per l’attribuzione del Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani Anno 2010 Sezione Storia Economica Italiana
Verbale della Giuria designata dal Rettore dell’Università di Pisa Prof. Marco Pasquali:
Professori: Antonio Di Vittorio – Tommaso Fanfani – Paola Massa – Giampiero Nigro
Angelo Maria Petroni, Presidente
Saverio Sani, Segretario
Il g. 26 marzo, alle ore 19 si è riunita la Commissione, per la proposta di conferimento del Premio internazionale Galileo Galilei dei Rotary italiani e dell’Università di Pisa, nominata dal Magnifico Rettore di Pisa, prof. Marco Pasquali.
Sono presenti: prof. Antonio Di Vittorio (Università di Bari), prof. Tommaso Fanfani (Università di Pisa), prof. Paola Massa (Università di Genova) e prof. Giampiero Nigro (Università di Firenze). Presiede la riunione il prof. Angelo Maria Petroni, Presidente della Fondazione Premio Internazionale Galileo Galilei.
Dopo i saluti del Presidente Petroni ed i ringraziamenti ai membri della Giuria per aver accolto la designazione e per il lavoro svolto, si apre la discussione sulla proposta del premio da assegnare quest’anno ad uno studioso, non italiano, di Storia economica italiana, un riconoscimento – ribadisce il prof. Petroni – che rappresenti una sorta di “premio alla carriera” per uno studioso di chiara fama e che abbia saputo rappresentare elementi di specificità e – se possibile – di esclusività della cultura storico economica dell’Italia.
Nella discussione viene evidenziato dai membri accademici della Giuria, come la discussione preparatoria all’incontro di questa sera abbia rispettato la scelta attorno a figure di altissimo profilo scientifico e culturale e che abbiano adeguatamente affrontato ed illustrato filoni di ricerca sulla storia economica italiana. Dirimente è sembrata l’individuazione, nelle differenti esperienze internazionali, di un ricercatore che non solo abbia saputo costruire momenti e problemi della storia economica italiana attraverso prestigiosi scritti ed elaborazioni, ma che abbia anche acquisito conoscenza ed esperienza nella realtà formativa di istituzioni internazionali con sede in Italia come, ad esempio, l’Istituto di Badia Fiesolana, European University Institute.
Dopo la discussione la Giuria unanimemente propone l’assegnazione dell’edizione di quest’anno del Premio Internazionale dei Rotary Galileo Galilei al prof. Anthony Molo.
Il prof. Anthony Molo, di origine greca, si è formato nelle università della natìa Grecia ed ha compiuto la specializzazione in European History negli Stati Uniti e in altre università del mondo. E’ stato giovane visiting Professor nelle università del Vermont, del Michigan e in università e istituzioni di studi avanzati in Europa, tra cui l’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi. E’ stato assistente di eminenti storici economici alla Brown University dove ha proposto e diretto programmi sulla storia economica italiana ed europea. Professore di Storia e Civiltà dell’Europa all’European University Institute (Firenze), Direttore di Dipartimento e Direttore dell’Academy of Europea History, ha insegnato all’Università di Chicago, di Atene, di Parigi e di altre città nordamericane ed europee. Membro delle più prestigiose istituzioni di storici economici in molti paesi del mondo, ha promosso la cultura e la civiltà italiana nelle numerose scuole e nelle accademie dove è stato ed è autorevole membro. Il cursus honorum del prof. Anthony Molo costruisce il profilo di uno studioso e di un promotore di formazione e di cultura di altissimo rilievo.
I suoi principali ambiti di ricerca hanno riguardato la storia della fiscalità e delle finanze pubbliche in Italia e in Europa in periodo tardo medievale e in età moderna. Ha studiato correnti di traffici mercantili e operatività dei mercanti e delle imprese nell’area del Mediterraneo di età moderna e, più recentemente, la storia economico-sociale delle famiglie, del pensiero e della scrittura. Le sue pubblicazioni scientifiche, fin dall’inizio, interessano al cultura economica e sociale dell’Italia. Nel 1968 pubblica Economic and Social Foundations of the Italian Renaissance (N.Y., Wiley) e poco dopo (1971) esce il suo apprezzatissimo studio dal titolo Florentine Public Finances in The Early Renaissance, (Cambridge, Mass.; Harvard), prezioso studio anticipatore e promotore di una serie di ricerche sul Rinascimento italiano affrontato nelle problematiche economiche. Con i tipi di Mac Millan (N.Y.) pubblica nel 1973 il volume Florence in the Early Renaissance. Seguono anni di intensa attività espressa da monografie e saggi con editori e nelle riviste maggiormente accreditate a livello mondiale per la disciplina di storia economica in Europa e nell’area del Mediterraneo.
Il suo interesse per la ricerca negli ultimi due decenni si arricchisce e pur non abbandonando gli studi sulla fiscalità, finisce per affrontare le tematiche economiche in un più ampio contesto politico e sociale. Dopo aver pubblicato nel 1986 il volume Alle bocche della Piazza. Diario di Anonimo fiorentino (1382-1401), nel 1986 pubblica con Kurt Raaflaub e Julia Emlen City – States in Antiquity and Medieval Italy (Stuttgard and Ann Arbor, Michigan) e nel 1994 Origini dello Stato. Processi di formazione statale in Italia fra Medioevo ed Età Moderna (Il Mulino, Bologna). L’elenco degli impegni scientifici e delle pubblicazioni è molto esteso e vede la collaborazione con storici ed economisti come David Herlihy, Gordon Wood, Diogo Curto, Nicki Koniordos, Franek Sznura e numerosi altri. La sua elaborazione scientifica degli ultimi decenni non vede mai periodi di rallentamento: nel 2006 esce il volume Firenze nel Quattrocento I: Politica Fiscalità, a cui segue nel 2008 il secondo tomo.
La figura professionale, scientifica e l’originalità delle ricerche proposte da Anthony Molo sulla storia economica italiana, l’impegno e la promozione della cultura e dei valori economici e sociali del Rinascimento italiano, la lunga e apprezzata esperienza di docenza nelle numerose università del mondo rappresentano elementi di grande apprezzamento per il profilo alto dello studioso, “ambasciatore” delle più gloriose pagine dell’economia nella nostra storia nazionale.
Per queste ragioni la Giuria del Premio Internazionale considera Anthony Molo autorevole depositario dei valori e delle finalità promosse dal Premio stesso.
Prof. Claudio Faccenna
Giudizio della Commissione per l’attribuzione del Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani Anno 2010 Sezione Scienze della Terra
Verbale della Giuria designata dal Rettore dell’Università di Pisa Prof. Marco Pasquali:
Professori: Sierd Cloetingh – Paul Ryan – François Roure – Stefan Schmid
Angelo Maria Petroni, Presidente
Saverio Sani, Segretario
I quattro membri della Giuria hanno designato all’unanimità il professor Claudio Faccenna come studioso italiano delle Scienze della Terra che dovrebbe ricevere il Premio Galileo Galilei per il 2010.
Nel prendere questa decisione abbiamo inizialmente individuato circa 15 vincitori potenziali ed esaminato attentamente i loro Curricula Vitae. In particolare, abbiamo valutato la loro originalità, la loro visione e la loro leadership scientifica.
Claudio Faccenna non solo ha conquistato il punteggio più alto, ma, a nostro parere, detiene maggiori promesse per il futuro. Siamo certi che egli continuerà a dare un contributo molto importante allo sviluppo delle scienze della terra in Italia e nell’intera area Mediterranea. Il suo lavoro rende, e continuerà a rendere, questa parte del mondo punto di ispirazione quotidiana per l’intera comunità scientifica internazionale.
Ci preme in particolare di riconoscere l’importanza del lavoro di Claudio Faccenna nel promuovere lo scambio scientifico tra la comunità italiana di scienze della terra e quella internazionale e siamo convinti che questo premio lo aiuterà a portare avanti questo importante compito ancor più vigorosamente in futuro.
Ancora quarantacinquenne, Claudio Faccenna è già diventato famoso in tutto il mondo per il suo contributo alla comprensione dello sviluppo di numerose cinture di spinta del Mediterraneo e della modellazione generale dei processi di subduzione, non solo nel Mediterraneo ma anche nelle regioni intorno al Pacifico. E’ stato uno dei pionieri italiani nello sviluppo di tecniche di modellazione analogica per lo studio della tettonica complessa e dei processi del mantello.
Per vincolare i suoi modelli, Claudio Faccenna ha sviluppato una capacità unica e singolare di integrare tettonica, metamorfismo e geologia di superficie con la geofisica e la tomografia del sottosuolo. Durante gli ultimi dieci anni, per esempio, è stato profondamente coinvolto nell’avvio e lo sviluppo di collaborazioni nazionali ed internazionali nel campo di applicazione dei progetti Topo-Europe, Medusa e PRIN.
Le aree di campo più importanti su cui sono concentrate la sua ricerca e le sue pubblicazioni più citate sono: il dominio circum-tirrenico tra Toscana, Corsica, Calabria e Liguria, i Betici e il dominio Egeo. Tuttavia, Claudio Faccenna ha una visione veramente globale. Ha rocce scavate nelle Caledonidi della Scandinavia, nella valle dello Swat in Pakistan nei pressi del Manto Principale di spinta Hymalaiano che è la faglia di spinta più conosciuta a livello internazionale sul pianeta, così come in Sud America, in particolare nella Cordigliera delle Ande in Argentina.
Oltre alla sua attività di ricerca molto proficua e produttiva, Claudio Faccenna è anche noto per le sue qualità umane come capo di un team di ricerca e nell’interazione con i suoi colleghi in tutto il mondo scientifico. Come riconoscimento di queste qualità, Claudio Faccenna è stato recentemente eletto membro della Accademia Europea, la prestigiosa Accademia Europea delle Scienze. Egli è anche molto rispettato come insegnante pieno di dedizione, che condivide la sua conoscenza liberamente e passa la bandiera di ispirazione alla prossima generazione di scienziati della Terra italiani.
Claudio Faccenna è veramente uno scienziato di statura internazionale che ha apportato un enorme contributo alle Scienze della Terra italiane e globali.
Il video racconto del Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani