Il Premio Galilei è internazionalmente conosciuto come una delle manifestazioni culturali più importanti d’Europa e si fonda solo su adesioni volontarie, specialmente, ma non esclusivamente, dei Rotary Club e dei Rotariani
Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, giunto alla sua 50° Edizione e dedicato quest’anno alla Archeologia ed Etruscologia, è stato assegnato all’unanimità da una Giuria composta di eminenti specialisti italiani della materia (Prof. Gilda Bartoloni, Giovanna Greco, Giuseppe Sassatelli e Mario Torelli) e presieduta dal Professor Antonio Pieretti all’illustre studioso Michel Gras.
2011
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani per la Scienza
Il Premio Internazionale Galileo Galilei per la Scienza, quest’anno alla sua VI° Edizione, dedicato alle Scienze Chimiche, è stato assegnato all’unaminità da una Giuria composta di eminenti specialistì stranieri della materia (Prof. José Barluenga, Henning Hopf, Gérard Jaouen e Hans-Peter Lüthi) e presieduta dal Professor Antonio Pieretti all’illustre scienziato italiano Vincenzo Balzani.
Prof. Michel Gras
Giudizio della Commissione per l’attribuzione del Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani Anno 2011 Sezione Archeologia ed Etruscologia
Verbale della Giuria designata dal Rettore dell’Università di Pisa Prof. Massimo Mario Augello:
Professori: Gilda Bartoloni – Giovanna Greco – Giuseppe Sassatelli – Mario Torelli
Antonio Pieretti, Presidente
Saverio Sani, Segretario
La Commissione, composta dai professori Gilda Bartoloni (Università di Roma La Sapienza), Giovanna Greco (Università Federico II di Napoli), Giuseppe Sassatelli (Università di Bologna), Mario Torelli (Università di Perugia), dopo ampio e approfondito confronto sul profilo e sulle caratteristiche di vari candidati presi in esame per il L Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, dedicato per il 2010 all’Archeologia e all’Etruscologia, propone all’unanimità di conferire il premio al prof. Michel Gras con la seguente motivazione:
Il prof.Michel Gras, attuale Direttore dell’École Française de Rome presenta un profilo scientifico e istituzionale di primissimo piano. Formatosi in Francia alla scuola di Jacques Heurgon e di Georges Vallet ha ricoperto importanti ruoli scientifici e istituzionali nell’ambito della ricerca archeologica tra i quali quello di Attachè e poi di Directeur de Recherche al CNRS; quello di Membro e poi di Directeur des études all’École Française de Rome della quale è divenuto Direttore nel 2003, carica che ricopre tutt’ora. Ha sempre mantenuto contatti molto stretti di collaborazione e di lavoro con l’ambito universitario e in particolare con l’Università di Parigi oltre che l’ École Pratique des Hautes Etudes dove nel 1970 ha conseguito il Diploma. In Francia è stato anche Membre du Conseil Ministériel de la Recherche al Ministero della Cultura (1999-2003) e Membro di numerosi Consigli di Amministrazione e Consigli Scientifici.
La sua attività di ricerca è stata orientata prevalentemente verso problemi del Mediterraneo antico e dell’Italia preromana con particolare riguardo all’Etruria e alla Magna Grecia. Dalla sua attuività sul campo condotta in particolare a Megara Hyblea, sulla scia dei lavori del suo Maestro Georges Vallet, deriva e matura l’interesse per i problemi più generali della Magna Grecia, dell’Etruria e del Mediterraneo antico affrontati sempre con metodo molto solido, conoscenza approfondita dei problemi e grande capacità di interpretazione storica.
Alle sue importanti monografie di sintesi dedicate ai traffici commerciali del Tirreno (Trafics Tyrrhéniens archaïques, Rome 1985); al mondo fenicio (L’Univers phénicien, Paris, 1989); al Mediterraneo in età arcaica (La Méditerranée archaïque, Paris, 1995); al sito di Megara Hyblea (Mégara Hyblaea 5. La ville archaïque Rome, 2004), si accompagnano moltissimi contributi sui principali problemi del Mediterraneo e dell’Italia in età preromana, con particolare riguardo ai traffici commerciali e alle relazioni culturali tra i molti soggetti attivi in questo ampio orizzonte geografico, sempre con un solido taglio storico e con una costante ed apprezzabile tendenza alle sintesi.
Michel Gras ha avuto il grande pregio di sapere coniugare la sua capacità ad affrontare nel dettaglio e in modo approfondito i singoli temi trattati con la sua straordinaria predisposizione ad inserirli in un quadro storico generale con un’ampiezza di visione che ha spaziato dall’archeologia classica all’etruscologia, rispondendo pienamente sotto questo aspetto alle linee del L Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, dedicato per il 2010 all’Archeologia e all’Etruscologia. Ha saputo inoltre trasferire queste sue capacità nella Direzione dell’ École Française de Rome che sotto la sua guida si è aperta al dibattito scientifico circostante sia sul piano del metodo che su quello dei contenuti, cimentandosi in alcune rilevanti esperienze di studio e di scavo sul territorio nazionale e divenendo un importante punto di riferimento per studiosi di diverse discipline e in particolare per studiosi di archeologia e di etruscologia.
Per la solidità e l’importanza dei suoi lavori, per le sue capacità innovative e organizztive, per l’originalità dei risultati conseguiti e per la trasversalità delle sue ricerche tra archeologia ed etruscologia, la Commissione propone quindi all’unanimità di conferire al Prof. Michel Gras il L Premio Internazionale Galileo Gallei dei Rotary Club Italiani
Prof. Vincenzo Balzani
Giudizio della Commissione per l’attribuzione del Premio Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani Anno 2011 Sezione Scienze Chimiche
Verbale della Giuria designata dal Rettore dell’Università di Pisa Prof. Massimo Mario Augello:
Professori: José Barluenga – Henning Hopf – Gérard Jaouen – Hans-Peter Lüthi
Antonio Pieretti, Presidente
Saverio Sani, Segretario
La Giuria, composta dai professori José Barluenga, Hennig Hopf, Gérard Jaouen, Hans-Peter Lüthi ha designato all’unanimità come studioso italiano delle Scienze chimiche idoneo a ricevere il Premio Galileo Galilei per l’anno 2011 l’insigne scienziato Vincenzo Balzani per i suoi studi di fama mondiale sui sistemi sopramolecolari con cui le funzioni del mondo macroscopico possono essere “trasportate” al livello molecolare. Questi dispositivi molecolari che sono in gran parte fatti funzionare dalla luce (irradiazione) non sono solo di grande importanza per la ricerca di base, ma possono anche svolgere un ruolo fondamentale per la preparazione dei “materiali funzionali”. I dispositivi molecolari così creati potrebbero essere di grandissima importanza per lo sviluppo di nano-tecnologie con un approccio bottom-up alla miniaturizzazione. I nuovi sistemi molecolari, tenuti insieme dai classici legami covalenti, ma anche dalle forze sopramolecolari, potrebbero trovare applicazione pratica nell’immagazzinamento di informazioni, in varie tecniche di visualizzazione e nell’elaborazione (calcolo). Ulteriori applicazioni pratiche si possono avere nel campo delle nano-macchine che, grazie alle rotazioni molecolari e ai movimenti su scala molecolare, potrebbero portare a dispositivi in grado di eseguire complesse funzioni meccaniche a livello molecolare (motori molecolari e sistemi di trasporto molecolare). È ferma convinzione della giuria che il professor Balzani soddisfi in maniera eccellente tutti i criteri richiesti per il conferimento del Premio Galileo Galilei: egli è uno scienziato serio ed altamente creativo, ha contribuito fortemente allo sviluppo della chimica organica moderna in Italia, sua patria, ed è uno fra gli scienziati che primeggiano in Italia, con una visibilità e una reputazione internazionale estremamente alte. Il Professor Balzani è stato ed è uno dei leader nella ricerca fotochimica mondiale: la fotochimica infatti è stata “inventata” da Giacomo Ciamician nel 19 ° secolo presso l’Università di Bologna, l’istituzione scientifica presso la quale il professor Balzani ha svolto gran parte del suo lavoro di ground-breaking. Come scienziato italiano, il professor Balzani ha fortemente contribuito a fare di Bologna uno dei centri leader per lo studio della chimica nel suo paese, sia svolgendo splendidamente la funzione di mentore per numerosi giovani scienziati che hanno poi compiuto altrove le loro carriere, sia fornendo un servizio alla comunità chimica italiana. Egli può essere definito senza dubbio uno dei “ri-scopritori” della fotochimica organica. Come scienziato del mondo, il riconoscimento tributatogli da parte della comunità chimica internazionale è riflesso nella sua appartenenza a numerosi comitati di redazione delle riviste più importanti di chimica, e dalla sua funzione di organizzatore di molte conferenze e simposi importanti ed influenti. Egli è stato invitato come visting professor presso le più importanti istituzioni europee (tra le altre, Bordeaux, Lovanio, Strasburgo) e extraeuropee (come la Hebrew University, University of British Columbia). Come conseguenza del suo contributo eccellente alla chimica (e alla scienza in generale) ha ricevuto innumerevoli, e spesso altamente prestigiosi riconoscimenti, tra cui il Blaise Pascal Medal of European Academy of Science (2009), il Premio Franco-Italien della French Chemical Society (2002), la Medaglia Porter della Società Fotochimica Europea (2000), la Ziegler-Natta Lecture della German Chemical Society (1994), il Centenary Lectureship della Royal Society of Chemistry (1995), e molti, molti altri ancora . Ha ricevuto lauree honoris causa e cattedre presso l’Università di Friburgo (Svizzera) e la East China University di Shanghai (Cina). In sintesi, la giuria ritiene il professor Balzani una scelta eccellente per il conferimento del Premio Galileo Galilei per le scienze di quest’anno.
Il video racconto del Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani