Onorare quegli studiosi stranieri che hanno dedicato la loro esistenza alla civiltà italiana e che hanno assunto l’Italia quasi come una seconda patria è lo scopo del Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani, divenuto fondazione il 20 maggio 1981 con la presidenza del Professor Tristano Bolelli, ordinario di glottologia nell’Università di Pisa.
L’iniziativa prese avvio nel 1962 in Versilia ma già nel 1968 passò a Pisa dove è stata sempre più potenziata, divenendo famosa in Italia e all’estero quasi come un Nobel italiano con caratteristiche sue proprie.
Il Premio, che consisteva in origine in una statuetta di Emilio Greco, oggi sostituita da un’opera di altri importanti e apprezzati artisti, e in una targa d’oro, vuol riconoscere la valorizzazione della cultura italiana all’estero quale risulta dall’opera di italianisti stranieri che fanno conoscere al mondo, con lavori fondamentali, la nostra lingua e la nostra civiltà.
Il Premio Galilei è un’istituzione che, nei vari settori della cultura, senza bandire concorsi ma per mezzo di giurie formate da insigni studiosi italiani, opera con assoluta serietà. Se si va a vedere a quali settori, periodi e personaggi della civiltà italiana gli insigni studiosi premiati si siano via via rivolti, si constata che il Trecento, il Rinascimento e il post-Rinascimento fino a tutto il ’600 sono i momenti di elezione dell’attenzione dedicata all’Italia dagli studiosi stranieri.
Tale aspetto risulta anche visivamente nelle mostre tenute periodicamente delle loro opere a Pisa presso la Domus Galilaeana, originaria sede della Fondazione.
Discipline
Le discipline riguardanti la nostra civiltà prese in considerazione sono:
Archeologia ed Etruscologia
Storia della letteratura italiana
Storia della scienza italiana
Storia della lingua italiana
Storia italiana
Storia dell’arte italiana
Storia della musica italiana
Storia del pensiero italiano
Storia del diritto italiano
Storia economica italiana
Al Premio Galilei si sono aggiunti il Premio Nicoletta Quinto, grazie ad un lascito di cento milioni di Pietro Quinto, professore dell’Università di Bologna, incrementato dalla sorella dott. Nice Quinto ed il Premio Cianci, istituito dalla famiglia in onore di Maria Cianci.
I Premi sono destinati a giovani stranieri che abbiano già dato prove scientifiche molto sicure con pubblicazioni di grande rilievo tutte dedicate all’Italia e alla sua civiltà.
A partire dalla quarantacinquesima edizione (2006) è stato affiancato al “Premio Galilei” il “Premio Galileo Galilei per le Scienze della Natura“. L’aggiunta di questo nuovo premio a quello ideato da Tristano Bolelli ha comportato una rivalorizzazione di tutta l’istituzione ed ha lo scopo, dato il successo del primo, di estendersi a tutte le branche della scienza, soprattutto, appunto, quelle della natura, che nel XXI secolo hanno raggiunto ormai anche in Italia vette altissime.
Quindi il Premio valorizza non solo la cultura italiana, ma anche la scienza degli italiani.
La formula di questo nuovo premio, che ormai forma un indissolubile binomio col premio umanistico originario, è identica a quella dell’altro, ma speculare: se per il premio umanistico è una giuria italiana a individuare lo studioso straniero da premiare, è una giuria composta da studiosi stranieri che propone il premio per uno scienziato italiano.
Le dieci materie prese in esame anno per anno sono:
Scienze fisiche
Scienze mediche
Scienze geografiche
Scienze dell’ingegneria
Scienze della terra
Scienze chimiche
Scienze agrarie
Scienze biologiche
Scienze economiche
Scienze matematiche
Su conforme deliberazione del Consiglio Direttivo la Fondazione ha iniziato manifestazioni culturali esterne a servizio dei Rotary Club Italiani:
– Piombino, 5 maggio 2001, Sala del Consiglio Comunale: presentazione volume “Codice Penale del Principato di Piombino (1808)“
– Palermo, 22 maggio 2001, Università di Palermo: Convegno “La civiltà Etrusca nell’area del Mediterraneo“
– Bagnarola di Budrio (Bologna), 21 giugno 2001, Accademia dei Notturni: Incontro culturale “Noi e gli Etruschi“