Il Premio Galilei è internazionalmente conosciuto come una delle manifestazioni culturali più importanti d’Europa e si fonda solo su adesioni volontarie, specialmente, ma non esclusivamente, dei Rotary Club e dei Rotariani
Il Premio Galilei fra tradizione e innovazione
A partire dalla quarantacinquesima edizione il Premio si è accresciuto: infatti nel 2005 inizia una nuova tradizione che si affianca all’antica: il Premio Galileo Galilei per le scienze della natura.
L’aggiunta di questo nuovo Premio a quello ideato da Tristano Bolelli vuole essere una valorizzazione di tutta l’istituzione ed ha lo scopo, dato il successo del primo, di estendersi a tutte le branche della scienza, soprattutto, appunto quelle della natura, che nel XXI secolo hanno raggiunto ormai anche in Italia vette altissime.
La formula di questo nuovo Premio, che ormai forma un indissolubile binomio col premio umanistico originario, è identica all’altro, ma speculare: è infatti una giuria composta da studiosi stranieri che propone il Premio per uno scienziato italiano.
Le dieci materie prese in esame anno per anno sono le scienze fisiche, mediche, geografiche, dell’ingegneria, della terra, chimiche, agrarie, biologiche, economiche e matematiche.