Il compito di selezionare un vincitore è stato per la Giuria tutt’altro che facile, poiché ci siamo subito resi conto che ci sono molti scienziati italiani di alto livello con carriere impressionanti e con un solido impatto internazionale, così come ci sono diversi modi per classificare questi candidati. Siamo felici di aver scoperto una comunità di ricerca italiana di scienze della terra molto sana e vivace che si estende ben oltre i confini politici italiani, e la Commissione è particolarmente felice di scoprire che un numero notevole di scienziate italiane ha raggiunto un livello che, a nostro avviso, si qualifica per ricevere questo premio prestigioso.
Dopo approfondite considerazioni e discussioni, la Commissione ha l’onore di dichiarare la dott.ssa Costanza Bonadonna Vincitrice del Premio Galileo Galilei 2020.
La dott.ssa Bonadonna è una vulcanologa molto rispettata, attualmente titolare di una cattedra presso l’Università di Ginevra, alla quale è affiliata dal 2006. Ha conseguito la laurea in geologia presso l’Università di Pisa e ha poi deciso di intraprendere una carriera internazionale, iniziando con un dottorato di ricerca presso l’Università di Bristol. È stata quindi SOEST Young Investigator presso l’Università delle Hawaii per due anni prima di accettare una posizione come professore assistente presso la University of South Florida (2004-2006). Da allora, è stata presso la Sezione di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Ginevra, dove è vicepreside della Facoltà di scienze (dal 2018), e capo del programma post-laurea CERG-C per la valutazione e la gestione dei rischi geologici e climatici presso l’Università di Ginevra).
Al centro di questa carriera veramente internazionale c’è la sua ricerca sul vulcanismo e la valutazione dei rischi legati ai vulcani attivi e, in particolare, al vulcanismo esplosivo. Il suo lavoro si concentra sullo sviluppo di una comprensione olistica dei sistemi vulcanici. La ricerca della prof.ssa Bonadonna copre le dinamiche e le cause sottostanti al vulcanismo attraverso studi teorici e numerici sulle dinamiche del magma, sebbene il suo focus principale sia sui processi superficiali. Ha dato importanti contributi alla comprensione e previsione dell’altezza del pennacchio vulcanico e dei rischi di tefra (cenere vulcanica) legati alle eruzioni esplosive, utilizzando approcci teorici e numerici, saldamente ancorati a studi sul campo. La dott.ssa Bonadonna ha esplorato nuove metodologie per la caratterizzazione dei depositi di tefra e ha sviluppato analisi probabilistiche per la valutazione dei pericoli che ne derivano. Contemporaneamente alla ricerca scientifica di alto livello, la dott.ssa Bonadonna si è impegnata nella valutazione dei pericoli e dei rischi a tutti i livelli, con un forte coinvolgimento della comunità. In questo contesto, ha organizzato una serie di seminari e ha contribuito come membro a diversi comitati.
La dott.ssa Bonadonna ha completato una serie di progetti di ricerca che coinvolgono sia studenti sia collaboratori internazionali; è autrice e coautrice di una quantità impressionante di pubblicazioni scientifiche in riviste di tutto rispetto specializzate nella vulcanologia. Con tali risultati già raggiunti all’età di 49 anni, speriamo e crediamo che questo prestigioso premio la ispirerà e la incoraggerà a sviluppare ulteriormente la sua eccezionale ricerca e a raggiungere ciò che ha tutte le premesse per diventare una parte ancora più fruttuosa della sua carriera.
Il lavoro della dott.ssa Costanza Bonadonna è già stato riconosciuto da diverse organizzazioni. Durante la sua impressionante carriera ha intrapreso ricerche sui processi vulcanici in Italia, Grecia, Nuova Zelanda, Montserrat (Caraibi), Ande (Perù, Equador, Argentina e East Rift Africano (Etiopia, Camerun), con chiara evidenza di un impatto internazionale di alto livello nel suo campo.
In conclusione, l’eccezionale profilo di ricerca internazionale della Dott.ssa Bonadonna e il contributo alla comprensione integrata del vulcanismo esplosivo, combinato con il suo impressionante coinvolgimento amministrativo e comunicativo, la rendono una degna e stimolante destinataria del Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club italiani per la scienza.